Consumare quotidianamente verdure a foglia verde mantiene elevati i livelli di ossido nitrico, prote
Per donne e uomini, soprattutto dai 65 anni in poi, un apporto costante ed elevato di nitrati da vegetali verdi a foglia si conferma importante per mantenere i livelli di ossido nitrico necessari alla salute di cuore e arterie, riducendo il rischio cardiovascolare.Il dato emerge dall’australiano Blue Mountains Eye Study (BMES), che ha seguito per 14 anni 2.900 donne e uomini, di 49 anni e più all’avvio della ricerca, non diabetici e senza diagnosi di malattie cardiovascolari. Al termine dl periodo di monitoraggio, è emersa chiaramente l’associazione inversa tra assunzione alimentare di nitrati e mortalità cardiovascolare. I risultati sono stati confermati considerando anche lo stile di vita, lo sviluppo eventuale (nel corso degli anni) di fattori di rischio cardiovascolare, oltre alla qualità della dieta, intesa come apporto di fibre, pesce e flavonoidi. Non solo: in questa popolazione di mezza età (e progressivamente più anziana), si è dimostrato che è sufficiente consumare quotidianamente una porzione di vegetali verdi a foglia (crude, 70 grammi) per ottenere già una protezione soddisfacente dal rischio di mortalità per cause cardiovascolari. Considerando in particolare il solo rischio di ictus, la protezione maggiore si
ottiene aumentando a 2-3 porzioni al giorno il consumo di vegetali verdi a foglia.Già durante la masticazione, per effetto del microbiota del cavo orale, dai nitrati vengono prodotti i nitriti che, una volta assorbiti, danno origine all’ossido nitrico. Com’è noto, l’ossido nitrico (che può essere ottenuto anche per azione dell’enzima NOS, a partire dall’arginina) è un indispensabile determinante della salute arteriosa, che contribuisce in modo sostanziale all’elasticità delle pareti, controllando di fatto la pressione, e alla corretta funzionalità piastrinica. Ma non solo: grazie all’ossido nitrico, le centrali di produzione energetica della cellule (i mitocondri) lavorano meglio, il flusso sanguigno cerebrale aumenta, a tutto vantaggio della neurotrasmissione e delle funzioni cognitive, si riducono i livelli delle citochine proinfiammatorie, si potenziano le difese immunitarie non specifiche. Infine, i ricercatori australiani ricordano che la conversione dei nitrati assunti con le verdure in composti potenzialmente dannosi come le nitrosamine non ha in genere luogo, perché i vegetali sono ricchi anche di vitamine, polifenoli e altri antiossidanti che inibiscono la sintesi delle nitrosamine stesse.