Per contenere l’aumento di peso fisiologico per età l’alimentazione migliore è basata sull’apporto p
I dati di tre classici studi di popolazione ampi e di lungo periodo, come i due Nurses’ Health Study e lo Health Professionals Follow-up Study, hanno permesso di confrontare, nel tempo, gli effetti di tre tipi di alimentazione basata sulla presenza di vegetali sul controllo dell’aumento di peso fisiologico con l’età. Questa analisi ha valutato l’andamento del peso di circa 106 mila donne e 21 mila uomini sani che, all’avvio degli studi, presentavano un BMI superiore a 25.
L’intero campione è stato suddiviso in tre gruppi, in base al tipo di alimentazione dichiarata: maggior consumo complessivo di prodotti vegetali rispetto a quelli di derivazione animale, consumo prevalente (non esclusivo) di prodotti vegetali di alta qualità nutrizionale (cereali integrali, frutta e verdura, frutta oleaginosa, legumi, oli vegetali, tè e caffè); consumo prevalente (non esclusivo) di prodotti vegetali di qualità nutrizionale inferiore (succhi a base di frutta, bevande zuccherate, cereali raffinati, patate e dolci). Le variazioni ponderali sono state valutate a intervalli quadriennali, per un totale di sei valutazioni nei due Nurses’ Health Study e di cinque valutazioni nello Health Professionals Follow-up Study. In media, tutti i soggetti hanno guadagnato peso nel corso del monitoraggio, ma con differenze tra i vari gruppi: rispetto alla media di tutti i soggetti coinvolti, chi ha aumentato l’apporto di vegetali di alta qualità nutrizionale, è andato incontro ad un aumento ponderale quadriennale ridotto rispetto a chi aveva scelto invece un’alimentazione a prevalenza di vegetali di qualità nutrizionale inferiore. Molto piccola (al limite del trascurabile) era invece la differenza ponderale tra i soggetti con prevalenza di alimenti vegetali rispetto agli animali. Una possibile spiegazione di queste differenze, secondo gli Autori dell’analisi, può derivare dall’alto contenuto di fibre garantito dai vegetali qualitativamente migliori, che influisce su elementi fondamentali per il controllo del peso nel tempo, quali la promozione di un profilo metabolico più favorevole, un più precoce senso di sazietà, il mantenimento della funzionalità intestinale, la modulazione in senso positivo della composizione del microbiota. In conclusione, da questa analisi emerge come un miglior controllo del peso nel tempo possa essere ottenuto senza drastiche variazioni delle abitudini alimentari (tra l’altro difficili da mantenere), ma attraverso una più oculata scelta degli alimenti che non escluda quelli di origine animale, ma li riduca, privilegiando nel contempo gli alimenti vegetali nutrizionalmente più favorevoli.